Gli strumenti in foto, cazzuola e martelletto, che servirono per l’inaugurazione della posa della prima pietra del 20 gennaio 1752 che il re regalò a Luigi Vanvitelli, sono in argento con manico in avorio e con stemma borbonico (il giglio), furono donati per devozione dall’architetto alla chiesa di San Filippo Neri (dove giacciono i resti dei genitori, morti nel 1736)

Iscrizioni e lapidi sepolcrali della ven. chiesa di S. Maria e S. Gregorio in Vallicella di Roma […] riconosciute e messe
per ordine in questo libro l’ anno 1736
Archivio della Congregazione dell’ Oratorio di Roma, C I 31
Ms. cart., ff. II, 254, II, mm. 265 x 210, illustrazioni acquarellate, legatura in cartone e mezza pergamena.
ACOR, C I 31

I Padri della Congregazione dell’Oratorio di Roma stabilirono con decreto 18 gennaio 1736 di
rinnovare il pavimento della navata centrale della loro chiesa – santa Maria in Vallicella, altrimenti nota
come Chiesa Nuova – e di adornare il transetto destro prospiciente l’area della Cappella di san Carlo in
forma corrispondente al transetto sinistro di fronte alla Cappella di san Filippo. I lavori iniziarono
nell’ottobre del 1736 e si conclusero l’anno seguente quando si decise di descriverne in una cronaca
tutte le fasi. Questo resoconto fu corredato da un elenco, ordinato topograficamente, di tutte le
iscrizioni sepolcrali (pavimentali e parietali) presenti in quel momento in chiesa e se ne diede la
rappresentazione grafica della lapide corrispondente attraverso illustrazioni acquarellate.
Il 22 aprile 1737 fu concesso di trasferire dalla chiesa di San Lorenzo in Damaso alla chiesa di santa Maria in Vallicella la salma di Gaspar Van Wittel, morto il 14 settembre 1736 insieme a quella della
moglie – Anna Lorenzani – defunta il 17 dicembre dello stesso anno (cfr. ACOR, CI 30).
La loro tomba fu collocata provvisoriamente nella navata sinistra della chiesa per essere poi spostata
definitivamente nel sito, in cui ancora si trova, di fronte alla cappella dell’Incoronazione di Maria al termine della sistemazione del pavimento del transetto (cfr. ACOR, C I 9. I lavori del pavimento del
transetto ebbero inizio nel maggio 1737).
La lapide, decorata a mosaico con le armi di famiglia (d’azzurro allo scaglione, accompagnato da tre
ghiande fogliate di due pezzi, il tutto d’oro) riporta la seguente iscrizione:

GASPARI VANVITELLIO ULTRAIECTENSI VIRO INTEGERRIMO AC PICTORI EXIMIO LUDOVICUS ET URBANUS FILII MAESTISSIMI PATRI OPTIMO SIBI SUISQUE FECERUNT VIXIT AN. LXXXIII OBIIT D. XIII SEPTEMBRIS 

ANNO DOMINI MDCCXXXVI